Startup Innovative

Dal 2013 lavoriamo anche con gli startupper, affiancandoli in tutte le fasi necessarie per costituire la nuova attività.

Dietro ogni impresa che ha successo c’è un buon piano di business. Per questa ragione abbiamo deciso di costruire con Pharos Consulenza un team di professionisti specializzati in grado di seguire il neo-imprenditore nell’avvio della startup, dalla pianificazione strategica allo sviluppo del business.

Il nostro pacchetto “chiavi in mano” comprende pianificazione, sviluppo, tutorship, analisi e rendicontazione del progetto.

Inoltre svolgiamo consulenza alle startup per: 

  • Partecipazione a bandi pubblici
  • Ricerca di finanziamenti privati
  • Rendicontazione dei progetti, assistenza fiscale e gestione del personale

 


STARTUP: TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE
Le ” Start up innovative” sono entrate a far parte del nostro ordinamento con il “Decreto crescita 2.0” (D.L. 179/2012), che prevede specifiche agevolazioni ed incentivi alle imprese che presentano determinate caratteristiche di innovazione ad alto valore tecnologico. Il “Decreto Lavoro” (D.L 76/2013), il cosiddetto “Investment Compact” (D.L. 3/2015) e la Legge di Stabilità 2017 ne hanno poi potenziato e ampliato le misure agevolative.

Requisiti

Le caratteristiche che devono avere le imprese per accedere alle misure agevolative previste per le “Start up innovative” sono le seguenti:

  • sono state state costituite da meno di 5 anni;
  • hanno sede principale in Italia (oppure in altro Paese UE o in Stati aderenti all’accordo sullo Spazio Economico Europeo, purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia);
  • nell’ultimo bilancio hanno un valore annuo di produzione inferiore a 5 milioni di euro;
  • non distribuiscono e non hanno distribuito utili;
  • hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • non sono state costituite da fusione, scissione societaria o in seguito di una cessione di azienda o di ramo di azienda;

 

Inoltre, per essere identificati come impresa innovativa devono essere in possesso obbligatoriamente di almeno uno dei tre seguenti criteri:

  • una quota pari al 15% del valore maggiore tra fatturato e costi annui è ascrivibile a spese per attività di ricerca e sviluppo;
  • la forza lavoro complessiva è costituita per almeno 1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale;
  • l’impresa è titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato.

 

Tutte le Start up innovative per accedere al regime di agevolazioni devono registrarsi nelle sezione speciale del Registro delle Imprese creata ad hoc presso la Camera di Commercio e trasmettere in via telematica un’autocertificazione di possesso dei requisiti descritti. Sarà la stessa Camera di Commercio competente per territorio a controllare l’effettivo possesso dei requisiti; inoltre si richiede obbligatoriamente un aggiornamento semestrale (30 giugno e 31 dicembre) dei dati forniti al momento dell’iscrizione nella sezione speciale, e di confermare una volta l’anno, contestualmente a uno dei due adempimenti semestrali, il possesso dei requisiti, pena la perdita dello status speciale e delle agevolazioni correlate.

Agevolazioni

Le agevolazioni previste per le “start up innovative” sono le seguenti:

  • nuova modalità di costituzione digitale e gratuita: con il D.M. 17.02.2016 è stata introdotta la possibilità per le startup innovative di redigere l’atto costitutivo mediante un modello standard tipizzato facendo ricorso alla firma digitale, utilizzabile anche alle eventuali successive modifiche dell’atto costitutivo.
    Tale nuova modalità di costituzione presenta numerosi aspetti innovativi: il suo utilizzo, oltre ad essere volontario, è gratuito in quanto non sono previsti costi specifici legati alla creazione della nuova impresa, il processo è caratterizzato da una forte semplificazione in quanto l’intera procedura si svolge online, su una piattaforma dedicata e il riconoscimento dell’identità dei sottoscrittori dell’atto è garantito dall’utilizzo della firma digitale;
  • esonero dai diritti camerali e dall’imposta di bollo;
  • deroghe alla disciplina societaria ordinaria: è consentito alle Start up innovative costituite in forma di s.r.l., di creare categorie di quote dotate di particolari diritti (ad esempio quote che non attribuiscono diritti di voto o che ne attribuiscono in misura non proporzionale alla partecipazione), effettuare operazioni sulle proprie quote, emettere strumenti finanziari partecipativi, offrire al pubblico quote di capitale;
  • facilitazioni nel ripianamento delle perdite: in caso di riduzione del capitale di oltre un terzo, il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita a meno di un terzo viene posticipato al secondo esercizio successivo (invece del primo esercizio successivo). In caso di riduzione del capitale per perdite al di sotto del minimo legale, l’assemblea, in alternativa all’immediata riduzione del capitale e al contemporaneo aumento dello stesso ad una cifra non inferiore al minimo legale, può deliberare il rinvio della decisione alla chiusura dell’esercizio successivo;
  • inapplicabilità della disciplina sulle società di comodo;
  • esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti Iva fino a 50.000 euro;
  • disciplina del lavoro tagliata su misura: la startup innovativa può assumere personale con contratti a tempo determinato della durata massima di 36 mesi. All’interno di questo arco temporale, i contratti potranno essere anche di breve durata e rinnovati più volte, senza i limiti sulla durata e sul numero di proroghe previsti dal Jobs Act.
    Al termine dei 36 mesi, il contratto potrà essere ulteriormente rinnovato una sola volta, per un massimo di altri 12 mesi, portando la durata complessiva del rapporto di lavoro a 48 mesi.
  • facoltà di remunerare il personale in modo flessibile: fatto salvo un minimo tabellare, è lasciato alle parti stabilire quale parte della remunerazione sia fissa e quale variabile.
  • remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale: la PMI innovativa può remunerare i propri collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale (come le stock option), e i fornitori di servizi esterni attraverso schemi di work for equity. A questi strumenti fa capo un regime fiscale e contributivo di estremo favore, cioè non rientrano nel reddito imponibile ma sono soggetti soltanto alla tassazione sul capital gain.

Incentivi

Sono previsti poi specifici incentivi a favore di persone fisiche e giuridiche che intendono investire nel capitale delle Start up innovative: la Legge di Stabilità 2017 (art. 1, comma 66) prevede per le persone fisiche una detrazione Irpef pari al 30% dell’investimento, fino a un massimo di 1 milione di euro, mentre per le persone giuridiche l’incentivo consiste in una deduzione dall’imponibile Ires del 30% dell’investimento, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro.

Inoltre ulteriori incentivi previsti sono:

  • la possibilità di raccogliere capitali con campagne di equity crowdfunding su portali online autorizzati, sistema che prevede la possibilità di raccogliere fondi online  in cambio dell’acquisto di titoli di partecipazione nell’impresa;
  • la possibilità di accedere in modo  semplificato, gratuito e diretto al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, un fondo pubblico che facilita il finanziamento bancario attraverso la concessione di una garanzia sui prestiti bancari. Tale garanzia copre fino all’80% del credito erogato dalla banca alla PMI innovativa, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, e può essere concessa attraverso una procedura semplificata;
  • fail-fast, ovvero in caso di insuccesso, le startup innovative possono contare su procedure più rapide e meno gravose rispetto a quelle ordinarie per concludere le proprie attività;
  • trasformazione in PMI innovativa: in caso di successo, le startup innovative diventate “mature” che continuano a caratterizzarsi per una significativa componente di innovazione, possono trasformarsi in PMI innovative, potendo beneficiare delle agevolazioni previste per tali soggetti.

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